Crema di mandorle, ecco come autoprodurla.

Tutti noi conosciamo la Nutella, nata come crema di nocciole e salita alla ribalta nel secondo dopoguerra grazie alla brillante idea di sostituire il costosissimo cioccolato con le nocciole appunto. Pochi invece sanno quanto sia semplice autoprodurla. Le nocciole infatti, così come le mandorle, le noci, le arachidi e i semi di sesamo contengono al loro interno un alto concentrato di olio, e questo olio fa sì che quando li andiamo a frullare si trasformino in una morbidissima e slurposissima crema.
Più che di una crema in realtà, proprio per l’alto concentrato di grassi (grassi buoni però!) sarebbe forse meglio parlare di burro. almond butter
Il burro di noccioline per esempio, altro non è che un frullato di arachidi. Anche se non siamo più nel dopoguerra, certe logiche commerciali non sono cambiate, ed è quindi chiaro che ciò che troviamo al supermercato per avere un certo costo, ma anche una certa data di scadenza avrà al suo interno più di quanto ci aspetteremmo di trovare: olio di palma, latte in polvere, aromi, addensanti… insomma un sacco di schifezze di cui faremmo volentieri a meno.

Un discorso a parte è quello dei supermercati e negozi biologici, lì possiamo trovare la crema di mandorle, la crema di nocciole e il burro di noccioline, senza porcherie, tuttavia c’è sempre una piccola aggiunta extra, di olio, di sale, ecc… Tutto questo inoltre ha un costo. D’altronde io lo ripeto in tutte le salse, non dobbiamo domandarci perchè i prodotti biologici o per lo meno un minimo genuini (per quanto ormai possano esserlo) siano costosi, ma perchè tutto il resto costi così poco!

Ma veniamo al dunque. Volete risparmiare? Preferite mangiare una cosa fatta da voi? Non volete aggiungere nulla di superfluo per allungare i tempi di conserva perchè tanto vi papperete tutto nel giro di pochi giorni?! Oh! E allora l’autoproduzione è proprio ciò che fa al caso vostro.

Ingredienti:

300gr di mandorle crude, naturali e con la pellicina

mandorle

Premessa importante: la pellicina delle mandorle contiene acido cianidrico, una sostanza che se ingerita in grosse quantità è tossica. Detto questo è chiaro che se ne mangiate in piccole quantità e una tantum… bhè niente di così grave, ma se invece, da bravi vegani quali siete, fate uso regolare e abbondante di mandorle, allora è importante che prima la leviate. Non compratele già pelate! I trattamenti che usano non sono certo naturali, e forse a sto punto meglio l’acido cianidrico. Per togliere la pellicina la cosa migliore da fare è lasciarle in ammollo qualche ora, meglio se una notte e poi mettersi di impegno a strofinarle.

Procedimento:

  1. Preriscaldate il forno al minimo, tipo 50 gradi (se poi qualcuno è così mitico da avere l’essicatore bhè…chettelodicoaffare?)
  2. Ora infornate le vostre mandorle per un massimo di 5/10 minuti giusto il tempo di farle asciugare un po’, ma senza che tostino mi raccomando.
  3. A questo punto versatele nel mixer da cucina, o anche un frullatore se ce l’avete e sparatelo alla massima potenza.
  4. Attendete almeno dieci minuti, vedrete poi la magia: l’olio all’interno comincerà a fuoriuscire creando una crema morbidissima.
  5. Travasate in un vasetto di vetro e conservatelo al fresco, d’estate meglio in frigo

Questa è la ricetta base, ma volendo si può aggiungere della cannella o vaniglia, un po’ di sale, insomma sentitevi liberi di obbedire al vostro palato.

Lo stesso procedimento vale per tutte le altre noci: nocciole, arachidi, pecan, ecc… Ora che sapete quanto è semplice, sbizzarritevi!

Dove accade tutto questo? Al Poggio B&B naturalmente…

 

Un pensiero su “Crema di mandorle, ecco come autoprodurla.

  1. Prodotto stupendo e ottimo suggerimento. Se posso lasciare un mio commento sul togliere la pelle dalle nocciole, mandorle, io le tuffo qualche minuto in acqua bollente e si elimina in un attimo. Con l’aggiunta del cacao amaro è buonissima.
    Silvi

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